13 giugno 2008

La campagna di Ron Paul finisce... anzi comincia!

La campagna presidenziale di Ron Paul, la sua crociata contro la nuova strada intrapresa dal Partito Repubblicano all'insegna del big government e dell'interventismo, termina oggi. Alla convention texana del GOP, a Houston, verrà ufficializzata la fine del primo passo di quella che è stata battezzata la r3VOLution.
Contemporaneamente verrà presentata la seconda fase dello sviluppo di questo grande movimento di opinione che sta scuotendo l'America dall'Alaska alla Florida: The Campaign for Liberty.
La nuova piattaforma verrà utilizzata per individuare e proporre candidati repubblicano-libertari nelle elezioni locali e nei singoli stati, al fine di creare una nuova classe dirigente che si ispiri all'idea tradizionale americana di small government.
Ben presto vedrà la luce anche un manifesto politico ufficiale, redatto da Ron Paul.
L'uomo politico texano, che nella campagna elettorale per le presidenziali ha raccolto la cifra storica di 33 milioni di dollari in nove mesi, si è posto l'obiettivo di raccoglierne 35 entro il prossimo anno per finanziare questo progetto, che parte con un capitale iniziale di 4,7 milioni di dollari, "avanzo" dei soldi delle primarie interamente convogliati verso questa nuova azione.
L'Associated Press ha già iniziato a menar gramo, spiegando che sarà impossibile mantenere tutto il livello d'attenzione creato da Ron Paul senza il veicolo delle primarie. L'AP aveva detto che la sfida presidenziale sarebbe stata Giuliani vs Clinton. FUCK YOU!!

Invisigoth

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao gente, ancora una volta Ron stupisce e con mio grande piacere incomincia a fare cio' che aspettavo da tempo, l'inizio di una nuova fase costruttiva! Fateci caso, Ron ha sempre una marea di cartucce da sparare, non si ferma mai, ha il cervello sempre attivo e non si scoraggia di fronte a nulla! Un vero esempio per tutti!!! Cari Sgembo e Invisigoth, voi siete sempre sicuramente piu' avanti di me, ma sto notando che negli ultimi mesi anche qui in Italia, complice anche questo blog e una serie di altri blog e/o case editrici piu' o meno piccole che hanno dato alle stampe vari titoli illuminanti, si sta formando una realta' "libertatia". Pensate che questo sia vero, pensate che possa "succedere" qualcosa anche da noi?ù

Per ora......FORZA RON PAUL

BREDA

www.noinatimale.it

Sgembo ha detto...

Non lo so Breda, di sicuro se ne parla di più oggi che 2-3 anni fa. Ma tutti insieme siamo ancora una piccola nicchia.

Secondo me è fondamentale avere un fenomeno americano come la Revolution, a cui poi potersi ispirare. Perchè se aspettiamo che qualcosa si muova spontaneamente in questo paese stiamo freschi.

InVisigoth ha detto...

D'accordo con Sgembo. Lì hanno un substrato che può fungere da collante per l'intera nazione (e che substrato, la Rivoluzione Americana!) su cui costruire un progetto ed a cui richiamarsi, oltre a tutta un'altra mentalità (self-made men). Noi non abbiamo quel substrato, e la nostra mentalità è in massima parte statalistico-assistenziale.

Ma due-tre anni fa tutto quello che sta avvenendo in America sarebbe passato forse inosservato ai più. Nel nostro piccolo il substrato stiamo cercando di crearlo.
Le cose fondamentali sono a mio avviso tre.
1) non perdere i contatti tra noi, nonostante le divisioni ideologiche che pure ci sono
2) parlare agli altri schieramenti (il pubblico del mio modestissimo blog è per 3/4 conservatore, e di ciò sono contento, perché li spingo a confrontarsi con queste idee; a me riesce facile con i cons perché sono dichiaratamente paleolibertarian, bisognerebbe farlo anche con i democratici ma io non sono la persona più adatta) :-D
3) iniziare a parlare "papabile". L'altro giorno da Jinzo ho lanciato una provocazione (non rivolta a lui, of course) scrivendo "avete rotto il cazzo con Rothbard". Noi tendiamo spesso a trincerarci dietro argomenti elitari (la scuola economica austriaca è interessante, le sue idee sono affascinanti... ma a chi volete che possa interessare oltre che a noi? ed a me, sinceramente, neanche tanto). Il movimento libertarian, come Ron Paul dimostra, deve coinvolgere il basso, parlare semplice, spiegare perché lo Stato è male a chi lo subisce da quando è nato e non se n'è nemmeno accorto.

Spero di non averti annoiato, Breda! A presto

Anonimo ha detto...

Perbacco,macche' annoiato, anzi, le vostre mi sembrano osservazioni molto lucide e inerenti al problema. Invisigoth ha detto bene, bisogna portare la discussione fuori dall'orticello e incominciare a parlare seriamente dei problemi che affligge la nostra Nazione, e smettere di pensare e scrivere di scuole, metodi ecc... Quando espongo le idee libertarie, anche quelle minime e semplici, all'uomo della strada, non faccio altro che riscontrare che tutti sono d'accordo! Si sono tutti un po' rotti delle vecchie ideologie, forse se riuscissimo a dare un po' di gas in questo momento, qualche risultato puo' venire fuori! Comunque avanti cosi, teniamoci sempre in contatto, che per un domani spero veramente prossimo possiamo dire la nostra!

BREDA

www.noinatimale.it