19 gennaio 2008

Storie dalla R3volution

Con South Carolina e Nevada oggi le primarie repubblicane cominciano ad entrare nel vivo. Fare previsioni è impervio, in rete e sui media si trova qualsiasi cosa, la verità è che nessuno sa davvero cosa succederà da qui alla fine della campagna.

Un paio di storie da questi due stati fanno capire la potenza e la genuinità del messaggio che la R3volution sta spargendo come una pandemia, e a questo punto non resta che sperare che questi valorosi americani non siano solo isolati sognatori.

Ron Paul ha parlato all'Università di Reno, in Nevada, martedì scorso, e un gruppo di studenti ha pensato di accoglierlo trascrivendo l'intera Costituzione americana sul marciapiede esterno all'edificio, un'intera giornata, armati di gessetti, copiando 6000 parole che in realtà hanno un unico significato: LIBERTA'.
Un paio di giorni fa, invece, il Nostro è stato l'unico candidato alla nomination repubblicana ad essere invitato alla Bob Jones University della South Carolina, ateneo ultraconservatore che nel 2000 vide l'incoronazione di Bush da parte degli ambienti evangelici ed il sodalizio elettorale tra la destra neo-con e le lobbies cristiane. Seicento persone all'interno dell'edificio ed una folla imponente rimasta per forza di cose fuori, a testimonianza che almeno una parte di quell'enorme bacino elettorale costituito dalla chiese evangeliche ha voltato le spalle all'attuale dirigenza GOP e apprezza la campagna "laica" e libertaria del settantaduenne, anti-abortista, cristiano virtuoso, Paul. La nonnetta che compare nel video di sotto era presente alla Bob Jones, e le sue parole verso Ron Paul sono commoventi, fanno capire meglio di qualsiasi altra cosa ciò che è in ballo in questa tornata presidenziale.



Tra i giovanissimi come tra gli ottuagenuari, negli atenei liberal come in quelli ultra-conservatori, tra le fila delle chiese evangeliche più fanatiche come negli ambienti più radical, la speranza negli sguardi e l'apprensione nelle parole è sempre uguale, è una sorta di consapevolezza della gravità del momento e dell'opportunità irripetibile che Ron Paul rappresenta di venirne a capo con gli strumenti della responsabilità individuale e della non-violenza. Che Dio ce la mandi buona; ateo come sono, è l'unica cosa che mi sento di dire.

PS: Il nonno ha bisogno di CASH! Chi volesse contribuire direttamente alla campagna di Ron Paul contatti parenti o amici con nazionalità statunitense e li usi come intermediari per le donazioni; si può in ogni caso dare una mano all'organizzazione non-ufficiale a sostegno di Paul, e a questo link trovate tutte le istruzioni per farlo: http://www.moneybombamerica.com/.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo Ron è dato al 6-7% in entrambi gli Stati...

Sgembo ha detto...

Germy stai ancora a credere ai sondaggi? :-)