Si avvicina il voto in Iowa e New Hampshire e i sondaggi cominciano a segnalare Ron Paul in doppia cifra. Le differenze tra i candidati sembrano minime, McCain in risalita sopratutto in New Hampshire, Giuliani ko, Thompson sparito, Romney e Huckabee in testa. Scenari improbabili solo un mese fa. L'incertezza regna sovrana. Sondaggi a parte, Ron Paul continua a crescere, i media lo ignorano a fatica, stiamo a vedere che succede il 3 Gennaio. Intanto, il nuovo obiettivo di fund raising è di 20 milioni entro fine anno che come biglietto da visita per i giorni decisivi dei caucus di Gennaio e Febbraio non è niente male. Senza prenderci dall'entusiasmo, segnalo un paio di articoli piuttosto (forse troppo) incoraggianti. Questo, secondo il quale Paul uscirà vincitore in Iowa; e questo, secondo il quale Ron Paul sarà il candidato repubblicano nel 2008 nonchè il prossimo Presidente degli Stati Uniti d'America (!). Entrambi fanno leva sulla distribuzione geografica omogenea del consenso verso nonno Ronald, sulla trasversalità di tale consenso anche negli stati liberal e democratici, sull'organizzazione e la passione dei sostenitrori della r3volution, sui bigliettoni verdi raccolti e sulla qualità della campagna elettorale di Paul rispetto ai rivali repubblicani e democratici. Tutto giusto, tutto secondo logica, ma a volte la logica è assai distante dalla realtà. Dategli un'occhiata, ne vale la pena. Se non siete ferratissimi con l'inglese vi consiglio di diventare CT della nazionale britannica...
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