Uno degli elementi che, in maggior rilievo, unisce i sostenitori di Ron Paul e che ne ha fatto fenomeno mediatico mondiale, risulta chiaramente il no alla guerra.
Non un no semplicemente pacifista ( che sarebbe comunque legittimo ), ma un no destinato a far riflettere non solo le coscienze americane ( per loro già fortemente scosse ), ma l'intero panorama occidentale.
Ron Paul è stato l'unico deputato repubblicano schieratosi contro la vulgata della "dottrina preventiva" e di conseguenza del Patriot Act.
Egli pone un chiaro discrimine fra democrazia storica ( quella dei padri fondatori ) ed ideologica ( quella imposta con le armi ); un discrimine che si evidenzia nelle spese del governo federale, nelle ripercussioni sociali economiche e morali, nel fallimento totale della geopolitica americana a conduzione neo-con.
Ron Paul esprimendo la classica posizione del GOP, intercetta quella voglia di chiarezza, di gestione comune del ruolo americano nel mondo, che è divenuto paletto irrinunciabile nella corsa verso la Casa Bianca.
La rivoluzione di Paul, rappresenta in fondo il più scrupoloso tentativo di restaurare i principi repubblicani e democratici della Fondazione.
Corto Maltese
27 novembre 2007
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10 commenti:
Forse paradossalmente e' proprio questo che lo rendera' "non votabile" per la maggior parte degli americani.
Ma gli do atto di avere una posizione incredibilmente coraggiosa e singolare all'interno del p. repubblicano.
Fabri:
non credo fabri, visto che il 50% degli elettori del GOP sono per il ritiro immediato dall'Iraq (figurati quelli democratici).
Corto:
E' molto importante a mio avviso chiarire che Paul non è affatto un "pacifista" all'europea, ma è per la dottrina puramente libertarian del tenersi "le armi in casa".
Certo Sgembo!!!il riferimento al pacifismo era proprio quello!!!grazie per la precisazione.
sono qui per mettere i puntini sulle i, se no che ci sto a fare? :)
per chiarire la posizione anti-Iraq dei libertarian si possono utilizzare le parole di Christine Smith (Libertarian Party): "Le armi ed il denaro degli americani devono essere utilizzati per il popolo americano"... gli altri popoli si difendano per i fatti loro, insomma. Molti Libertarian sono anche contrari al finanziamento USA ad altri stati, qualunque sia la motivazione, ma anche contro l'embargo a Cuba. Una politica insomma rivolta quasi esclusivamente all'interno degli States (in controtendenza rispetto a quella degli ultimi 15 anni), che non interferisca (salvo necessità reali di sicurezza nazionale) all'esterno.
A questo punto l'italiano medio si metterebbe a piangere dicendo "e poi noi che fine facciamo? rischiamo di essere invasi da Malta!".
Questo è un caso tipico di assistenzialismo che crea parassitismo: siamo così abituati ad essere difesi gratis dagli us, che lo riteniamo un diritto inalienabile.
Ma è proprio l'assistenzialismo militare us ad averci reso così mosci!
Se il dibattito arriva sulle nostre sponde...bhè il risultato è ottenuto...vi invito a cercare i dati relativi alle spese militari di Usa e Italia...impressionante.
Perfettamente d'accordo con Sgembo. Molti tra quelli che tifano per Rudy lo fanno con la convinzione che "se fossi americano, ok ma a noi europei convengono gli Usa poliziotti del mondo".
Detto questo, vi imploro di aggiungermi al blogroll.
tranquillo Orso, hai la mia raccomandazione! :))
Orso eri nella mia wish list, se non ti facevi avanti presto ti sarei venuto a cercare io :)
Corto:
"Se il dibattito arriva sulle nostre sponde...bhè il risultato è ottenuto..."
Estendendolo a tutti gli argomenti, potrebbe diventare il motto di questo sito :)
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